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 Un article du Guardian ( 2001 )

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HERVE
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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 3 Jan 2010 - 9:37

Pour en savoir plus sur Elio Ciolini, j'ai fait une recherche avec :






www.ixquick.com


Je suis notamment arrivé sur :



http://www.namebase.org/main1/Elio-Ciolini.html


CIOLINI ELIO


Bolivia 1980
Switzerland 1981-1982 Belgium 1985-1991

Un lien est vers :


Christie,S. Stefano Delle
Chiaie. 1984 (104, 112-3)




Christie, Stuart. Stefano
Delle Chiaie: Portrait of a Black Terrorist. London: Anarchy Magazine/Refract
Publications, 1984. 182 pages.




In 1943 the
Allies landed in Sicily flying Mafia colors, and the following year James
Angleton headed the OSS special ops section in Rome. In 1945 Angleton rescued
Valerio Borghese ("The Black Prince") from the death sentence he was
given by the Italian Resistance for war crimes, and in 1948 he helped
orchestrate the CIA's successful intervention in the Italian elections to keep
the Communists from winning. With this sort of legacy, it's no wonder that
"black" politics has been dominant in Italy ever since.

Organized crime, corrupt
Italian secret services, and unrepentant fascists have been working together
through powerful Masonic societies such as Propaganda Due (P2 Lodge). In the
1960s some of them began a campaign of terror and murder that was known as the
"Strategy of Tension." A favorite tactic was to blame their acts on
the Left so as to legitimize more power for their friends on the Right. The
most outrageous crime was the Bologna railway station bombing in 1980 that
killed 85 innocent people; one of the five named as suspects by the
investigating judge was Stefano Delle Chiaie. This book examines what's known
and speculated about the career of Delle Chiaie, who also moved among ex-Nazi and
junta circles in Latin America, Spain, and Greece.


ISBN 0-946222-09-6




Willan, Philip.
Puppetmasters: The Political Use of Terrorism in Italy. London: Constable and
Company, 1991. 375 pages.




Italian
politics since Mussolini consists of intrigues piled on top of intrigues, mixed
together with Freemasonry, the Vatican, the Italian secret services plotting
coups with right-wing generals, the Mafia, arms caches planted by NATO's
Operation Gladio, and bribery and corruption so massive that occasionally it
threatens the collapse of their banking system. And this is only what you read
in the papers.

In this book Philip Willan
peels back another layer of the onion and looks at the "strategy of
tension." This technique -- used by Licio Gelli's secret P2 lodge in
collaboration with right-wing spooks and generals -- sponsored ostensible
left-wing terrorism in an effort to undercut the electoral position of the
Italian Communist Party, or perhaps to pave the way for a coup. Willan looks
closely at the Red Brigades, best known for the kidnap and murder of Prime
Minister Aldo Moro. Here and elsewhere the author finds significant U.S.
connections, because Italy was a linchpin in NATO's cold war strategy and a
Communist electoral victory would have been unacceptable to the CIA and State
Department. In 1948, for example, the CIA bought the Italian election in their
first big covert action, and in 1970-1972, according to the Pike Committee, the
U.S. was still pumping in money ($10 million) to influence Italian politics.


ISBN 0-09-470590-9





_ _ _







Pour information, on en parle aussi sur



http://de.wikipedia.org/wiki/Wehrsportgruppe_Hoffmann
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MessageSujet: Elio Ciolini   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 15:06

J'ai aussi fait une recherche avec "123people" (choisir –monde entier- dans l’option de recherche)



http://www.123people.fr/


Voici un des textes trouvés. J'ai essayé une traduction automatique, ce qui est suffisant pour confirmer qu'Elio Ciolini est le champion des fausses pistes ... mais que faisait-il dans la bande de Patrick Haemers ?

A noter qu'on en parle aussi ailleurs sur ce site ...

- - -


Ci sono molte tecniche atte a depistare le indagini, a seconda della situazione si utilizza quella che si ritiene più idonea. Una tecnica ottima, usata spesso, consiste nel “bruciare” in anticipo una pista investigativa che, se seguita, potrebbe risultare pericolosa.
Questa tecnica consiste nel rivolgersi ad un soggetto "amico", ovvero un depistatore, e chiedergli (o ordinargli se fa parte di una organizzazione gerarchica) di affermare come vere cose assolutamente false. Tra le varie cose che il soggetto afferma una sola è vera, proprio quella che si vuole non sia oggetto di indagine. Poiché il soggetto ha affermato, per la maggior parte, delle cose false, anche la notizia vera è così assolutamente screditata e, nella sostanza, “bruciata.
E’ stata questa la tecnica utilizzata per depistare le indagini sulla scomparsa dei due giornalisti? Probabilmente si. Vediamo come.

Abbiamo detto che Elio Ciolini in una lettera affermava che i due giornalisti erano stati uccisi in un campo al sud del Libano perché avevano riconosciuto un politico italiano in compagnia di un noto terrorista italiano.
Nella stessa lettera Elio Ciolini indicava anche l’esistenza di una organizzazione terroristica denominata ‘Ot’ che avrebbe avuto legami con la frazione dell’Olp responsabile non solo della morte dei due giornalisti ma anche all’origine della strage di piazza Fontana, dell’Italicus e di quella di Bologna del 2 agosto 1980, ed infine accusando Stefano delle Chiaie, Danet e Fiebelkon di essere i responsabili dell’ultima strage[5].

Ma chi era Elio Ciolini? Era un depistatore? E se si per chi lavorava?

Vediamo cosa dicono alcuni stralci della sentenza riportati nel libro di De Lutiis (I servizi segreti in Italia).

Anche la pista indicata da Elio Ciolini sembra ascrivibile allo stesso quadro di depistaggi operati dal Sismi di Santovito…I giudici concludono affermando che ci si trova di fronte ad una calcolata miscela di verità e menzogne capace di far presa e al tempo stesso di fuorviare…E’ quindi ipotizzabile – scrivono i magistrati bolognesi – l’intervento di esponenti dei servizi che, già impegnati nel fornire una copertura agli autori della strage, Attraverso una accorta regia del personaggio Ciolini avevano la possibilità di conseguire, come in effetti ottennero, la totale e definitiva perdita di credibilità delle inchieste sulla strage e dei magistrati che la conducevano>> ….A conclusione della parte di istruttoria dedicata a questa attività i giudici scrivono parole pesanti come macigni: L’opera di inquinamento delle indagini appare così imponente e sistematica da non consentire alcun dubbio sulle finalità: impedire con ogni mezzo l’accertamento della verità! Se ciò è vero, e non sembra si possa minimamente discuterne, diviene legittima sul piano rigorosamente logico una seconda proposizione: soltanto l’esistenza di un legame di qualche natura tra gli autori della strage e gli autori del tentativo di depistaggio può spiegare un simile comportamento; o perché la strage fu eseguita dai primi su mandato degli altri, o perché la strage, benché autonomamente organizzata ed eseguita, rientrava in un comune progetto politico, la cui gestione richiedeva che non fossero scoperti gli autori>>”[6]

Dunque Ciolini era un depistatore. Era un uomo, come dice il PM Mancuso, inserito nello stesso ambiente che ha inteso screditare con il compito di evitare che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia[7].

La domanda ora da porsi è: quale tecnica ha usato Ciolini per depistare? O meglio. L’informazione che i due giornalisti sono stati uccisi perché hanno riconosciuto un politico italiano in compagnia di un terrorista italiano era la notizia vera che si è voluta “bruciare”? Forse si. Vediamo perché.
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 15:18

Un autre document, qui date de 1983 :


Per Elio Ciolini estradizione negata
Personaggio misterioso: teste, agente o maxi truffatore?
Sulla strage di Bologna parlò (e fu pagato) ma disse anche falsità
Resta in Svizzera, ma chi è ?


di DIDO SACCHETTONI

Elio Celso Ciolini, noto come il "superteste" della strage di Bologna, resta nell'ospitale Svizzera: il Consiglio federale elvetico (cioè il governo) ha infatti negato l'estradizione alle autorità italiane che l'avevano richiesta nella primavera di quest'anno. Secondo notizie non confermate, gli svizzeri avrebbero opposto il rifiuto all'estradizione per avere a disposizione Ciolini: dovrebbe testimoniare sull'attività di organizzazioni straniere in Svizzera.

Elio Ciolini, fiorentino, 38 anni, è probabilmente un truffatore (in Svizzera s'è fatto un po' di galera proprio per truffa); forse è un provocatore di professione, forse anche un agente segreto, al servizio di chi è difficile dire: la Francia, probabilmente, e magari in passato anche l'Italia. In ogni caso, questo Ciolini è un tipo sveglio, e pare anche fortunato: a più riprese, il governo italiano (che ora lo vorrebbe nelle patrie galere) attraverso i servizi segreti (ufficiali che andavano e venivano tra Italia e Svizzera, come pendolari), gli ha consegnato, tra la fine '81 e la tarda primavera '82, ben 155 milioni di lire e 100 mila franchi svizzeri, cioè altri 70 milioni. Un bel malloppo. E ciò per le rivelazioni, o presunte tali, sulla strage di Bologna, e per un memoriale che ben presto s'è rivelato una formidabile "patacca", confezionata anche piuttosto approssimativamente. Su questi finanziamenti autorizzati dal governo, è ora in corso un'inchiesta parlamentare. Ciolini, (a soldi incassati però), per la verità smentì rivelazioni e memoriale che egli stesso definì come un cumulo di menzogne; disse anche che erano stati proprio i nostri "servizi" a pagarlo per continuare a inanellare falsità. Intorno al Ciolini c'è una palude dei misteri. Vi galleggiano foschi personaggi : Licio Gelli, per esempio, e la sua superloggia di Montecarlo; singolari faccendieri; l'avv. Federico Federici, fiorentino anche lui, uomo di Gelli; un sacco di nomi altisonanti, inseriti per chissà qualigiochi; e poi, terroristi neri: Stefano Delle Chiaie, Joachim Fielbekorn, Maurizio Giorgi, ecc.. E anche qualche cadavere: i "neri" Carmine Palladino e Pierluigi Pagliai.

Almeno fino all'estate 1982, le informazioni di Ciolini apparvero, ai nostri "servizi", attendibili e
sufficientemente documentate; almeno quelle riguardanti la strage di Bologna. E il 28 maggio '82, infatti, l'allora presidente del Consiglio, Giovanni Spadolini, aveva autorizzato in una riunione del Cis (Comitato interparlamentare di controllo sui servizi di sicurezza), il pagamento dell'ultima porzione di milioni al Ciolini: 100 mila franchi svizzeri, 70 milioni. Ma poi arrivò il famoso memoriale, e la credibilità di Ciolini franò come una trave tarlata in una nuvola di polvere. Il fiorentino che aveva accusato la P2, il suo capo Licio Gelli, di aver deciso (a Montecarlo, in una riunione della superloggia omonima) la strage di Bologna, incaricandone i sicari neri (Ordine Nuovo, ecc.), inseriva però nel memoriale certi nomi, che erano come ciliegie avvelenate in una buona torta; nomi di gran calibro (politici notissimi, grandi industriali, ecc.) che egli collegava direttamente a foschi misteri o traffici di dimensioni planetarie. Il tutto descritto in termini così improbabili che la falsità delle trame saltava agli occhi di schianto, come un "Cartier" venduto a Forcella.

Per esempio, Ciolini indicava nell'on. Claudio Martelli, vicesegretario socialista, un astutissimo,
pirotecnico trafficante internazionale di valuta; e piazzava l'ex ministro delle Partecipazioni statali, Gianni De Michelis, al centro d'un formidabile traffico d'armi nella levantina Beirut e, sempre in quell'infelice città, il medesimo ministro sarebbe stato pressapoco testimone della scomparsa dei giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo. Roba da destabilizzazione universale. Un ordine di cattura della procura di Bologna, proprio per le calunnie ai danni di Martelli e De Michelis, provocava, il primo febbraio scorso, l'arresto in Svizzera di Ciolini. Che poi sarebbe stato rimesso in libertà provvisoria a giugno..

Ciolini ha mescolato clamorose falsità a notizie preziose, in quel suo cocktail avvelenato: per
esempio i movimenti dei grandi latitanti neri (Delle Chiaie, ecc.) in Sud America (dove egli visse
quasi un anno, tra Argentina e Bolivia) tra i quali s'era infiltrato e con cui divideva la vita, tra
ristoranti di lusso, traffici di droga, servizi segreti e un delirio di nostalgie naziste. Nel tardo
autunno dell'81, Ciolini riferì di frequenti viaggi in Italia di alcuni terroristi, come Maurizio Giorgi
per esempio (arrestato poi per la strage di Bologna); fece nomi, elencò fatti, ai quali dettero
credito,"servizi" e magistratura. E ora restano da spiegare tanti "perché".


1220 – Il Messaggero, 19 11 1983


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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 15:27

Enfin, un article de 1991 :

28 dicembre 1991 - L'ex "superteste" nelle indagini sulla strage alla stazione di Bologna, il fiorentino Elio Ciolini, 45 anni, le cui rivelazioni in merito alla strage, che coinvolgevano politici, finanzieri e giudici appartenenti a un'ipotetica "Loggia Montecarlo", risultarono infondate, e' stato arrestato dai carabinieri del Ros e del nucleo operativo a Firenze e si trova adesso nel carcere di Sollicciano. L'uomo, latitante, era ricercato su ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna il 28 novembre scorso, in seguito alla sentenza che lo aveva condannato a nove anni (di cui quattro condonati) di reclusione per i reati di calunnia e truffa allo Stato. Ciolini, che secondo i carabinieri si trovava da alcuni mesi in Italia, e' stato fermato mentre usciva dall'abitazione della sorella di sua madre, in via Palazzo dei Diavoli, dove aveva preso alloggio da qualche tempo insieme alla convivente peruviana, Carmen Rosa Cubas Pera, di 29 anni. Ciolini si faceva passare per un peruviano, Bruno Ribera, ma aveva anche una carta d'identita' italiana falsificata. I carabinieri hanno denunciato la convivente, la zia di Ciolini Fiorenza Baccioni di 55 anni, il marito Franco Valencetti di 59, e la loro figlia Fabiana di 18, per favoreggiamento. Durante una perquisizione nella casa i carabinieri hanno sequestrato agende, documenti ed appunti di Ciolini. Ciolini era stato rinviato a giudizio dal giudice istruttore Vito Zincani "per l' ampia manovra di inquinamento e depistaggio capace di paralizzare l' intera attivita' investigativa diretta ad individuare gli autori della strage".
Mentre era detenuto in Svizzera per truffa, Ciolini, in una deposizione ai giudici di Bologna fatta nel 1982, si defini' agente dei servizi segreti francesi, racconto' - successivamente ritratto' le sue "rivelazioni", cosa che non gli ha evitato la condanna per calunnia - che il finanziere Umberto Ortolani, il petroliere Attilio Monti e l' ex procuratore di Roma Achille Gallucci facevano parte della "Loggia Montecarlo", emanazione della "P2", e accuso' gli appartenenti alla Loggia (tra cui Licio Gelli, Umberto Calvi, Romano Battelli e l' avvocato Federico Federici) di avere organizzato la strage di Bologna, eseguita dagli uomini del neofascista Stefano Delle Chiaie. "L' organizzazione terroristica mondiale 'Trilateral', di cui la 'Loggia Montecarlo' faceva parte, era - secondo la deposizione del "superteste" - responsabile anche delle stragi di piazza Fontana, del treno Italicus e del golpe Borghese". Elio Ciolini, ex dipendente delle Poste, era conosciuto dalla Questura di Firenze per una serie di truffe.
Della ritrattazione di Ciolini il giudice Zincani parla nel rinvio a giudizio come di un "tardivo e maldestro tentativo di coinvolgere gli stessi magistrati destinatari della sua falsa testimonianza, indicandoli come consapevoli strumenti di una manovra di inquinamento delle indagini".
Obiettivo di Ciolini, secondo Libero Mancuso, pubblico ministero al processo, "inserito nello stesso ambiente che ha inteso screditare", era quello di "evitare che i mandanti e gli esecutori della strage fossero assicurati alla giustizia. Che Ciolini abbia inventato tutto ed abbia scelto da solo gli obiettivi e' un' idea folle". D'accordo anche il giudice Zincani secondo il quale, pero', accanto al movente del depistaggio c' erano anche quelli di ottenere i benefici della liberta' personale e denaro dallo Stato. Stanno ancora proseguendo le indagini per accertare chi fossero i complici di Ciolini nel mettere in piedi il depistaggio, visto che "non sembra possibile sostenere - si legge ancora nel rinvio a giudizio - che la sola persona di Ciolini sia stata in grado di provocare conseguenze di cosi' ampia portata".
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 16:25

Intéressant de voir ce que l'Acte d'Accusation (Haemers) disait sur CIOLINI.

Elio CIOLINI, appréhendé pour autre cause en Italie, a été entendu le 23 avril 1992, sur commission rogatoire, par un magistrat délégué de la Cour d'appel de Florence.

L'intéressé -qui se prétend agent du Département d'Etat des USA affirme avoir été chargé d'une enquête en Belgique au sujet d'un trafic d'armes provenant de Californie, trafic dont un responsable aurait été Patrick HAEMERS ...

Il affirme avoir obtenu, dans le cadre de ses recherches, des confidences de Thierry SMARS : celui-ci lui aurait révélé qu'il avait commis, avec Philippe LACROIX et Patrick HAEMERS, plusieurs attaques de fourgons postaux, dont le hold-up de Verviers.


CIOLINI a précisé que le trafic dont il s'agit portait sur des armes du type de celles qui furent notamment découvertes dans le box "Apollon" à Uccle.


Je crois que c'est de l'invention pure, un "cover story" pour expliquer ce qu'il faisait avec la bande HAEMERS, parce que CIOLINI savait que les autorités étaient au courant de sa relation avec SMARS, l'argent qu'il a recu de SMARS et LACROIX etc.

Mais ce qui est intéressant ici, c'est le fait que CIOLINI avait effectivement de très forts liens avec les Etats-Unis lorsqu'il était en Belgique. Sa petite-amie belge, Nicole WYNANTS, a dit (PV daté 7/11/1986)

Il a fait plusieurs voyages a Miami, et pretendait meme avoir travaillé pour la police locale. Il avait meme des insignes ou plaques de la police de Miami. Le no. qu'il m'avait donnéétait le 00-1-305-3619828, mais je n'y ai jamais obtenu la moindre reponse. [...] prevenir son avocat a Miami (me FREDERICI tel 00-39-55-572769). [...]

Mais qu'est-ce que CIOLINI faisait veritablement aux Etats-Unis? (ou il habitait juste avant de s'installer en Belgique).

On sait, grâce a un "appunto" sur CIOLINI, et son avocat FREDERICI, lorsqu'il habitait KEY BISCAYNE, un banlieu de MIAMI. Un "appunto" est un rapport confidentiel rédigé par les services secrets italiens.

APPUNTO

1. Fonte occasionale riferisce che il noto Elio CIOLINI abita in 150 Ocean Lane Drive, app 8, F-Key Biscayne, telefono 001305/3616427, ed ha un recapito presso il box postal plus 260 in Crandon Boulevard.

Svolge attivate lavorativa presso la "HERTZ", settore recupero autovetture.

Frequenta i ristorante "De Giovanni", ubicato in Miami, e "Da Stefano", sito in Key Biscayne.

Ha ospitato, presso la propria abitazione, l'avvocato Federico FEDERICI.

E solito usare,"microspie" per registrare delle conversazioni e sfuttarle a scopo estorviso.

La fonte riferiste, altresi, che tra il CIOLINI, PAZIENZA e FEDERICI intercorrono stretti contatti e che i tre avrebbero rapporti con Stefano DELLE CHIAIE in Costa Rica.

2. Tanto si comunica per quanto di interesse. Si gradirà ricevere al riguardo elementi di riscontro ed ogni altra utile notizia.

Je crois que CIOLINI était veritablement envoyé en mission en Belgique a partir des Etas-Unis. Mais pas pour le compte du Département d'Etat des Etats-Unis. Je crois que c'était pour le compte des gens comme le terroriste d'extrême droite Stefano DELLE CHIAIE et ses contacts dans la P2 (PAZIENZA et FEDERICI étaient tous les deux très proches de la P2).
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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 19:31

Il serait intéressant de savoir s'il a pu rencontrer Jean-François Buslik à Miami.

Je n'ai pas les dates et ne peux répondre.

Cependant, en cherchant Jean-François Buslik sur www.123people.com , on a notamment :

http://www.browardpalmbeach.com/1999-04-22/news/secrets-and-crimes/

Secrets and Crimes


Four years after hed been convicted of murder in
Belgium, Jean-François Buslik was a pilot and a family man living
quietly in North Palm Beach. Then justice came calling.






By Jay Cheshes

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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 21:48

http://www.city-data.com/aradio/lic-North-Palm-Beach-Florida.html

Call Sign: KI4MSC, Licensee ID: L01091309
Grant Date: 12/05/2005, Expiration Date: 12/05/2015, Certifier: Jean-Francois Buslik
Registrant: Jean-Francois Somerville, 728 Lagoon Drive, North Palm Beach, FL 33408-4234
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billbalantines




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyLun 4 Jan 2010 - 23:07

HERVE a écrit:
Il serait intéressant de savoir s'il a pu rencontrer Jean-François Buslik à Miami.

Je n'ai pas les dates et ne peux répondre.

Cependant, en cherchant Jean-François Buslik sur www.123people.com , on a notamment :

http://www.browardpalmbeach.com/1999-04-22/news/secrets-and-crimes/

Secrets and Crimes


Four years after hed been convicted of murder in
Belgium, Jean-François Buslik was a pilot and a family man living
quietly in North Palm Beach. Then justice came calling.








By Jay Cheshes

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Sans oublier LEKEU et Pattijn (Eglise de scientologie?)
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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyMar 5 Jan 2010 - 9:19

http://www.buergerwelle.de/pdf/secret_warfare_and_natos_stay_behind_armies.htm


( ... )

The Belgian Senate who investigated the secret Belgian stay-behind found that the secret army was code-named SDRA8 and that it was directly linked to NATO through the ACC and CPC. The Senators were unable, however, to clarify whether the secret army had anything to do with the Brabant terror as the Belgian military secret service refused to cooperate. In a dramatic showdown the Senators demanded that Bernard Legrand, chief of the Belgian military secret service, made available all names of the members of the secret army so that these could be compared to suspects of the Brabant terror. Yet despite the explicit order of Legrand’s superior, Defence Minister Coeme, and the insistence of the legislative upon its authority to control the executive, Legrand refused to cooperate: "Whatever the Minister says, there remain very good reasons not to reveal the names of the clandestines. For different reasons, of social and family contexts, the clandestines rely upon the promise given to them.” [51]

Journalist Allan Francovich in his television documentary on the secret NATO armies suggested that the Belgian secret army SDRA8 had linked up with the Belgian right wing organization Westland New Post (WNP). WNP member Michel Libert recalled: “There were projects.” According to his own testimony he had been told: “'You, Mr. Libert, know nothing about why we're doing this. Nothing at all. All we ask is that your group, with cover from the Gendarmerie, with cover from Security, carry out a job. Target: The supermarkets. Where are they? What kind of locks are there? What sort of protection do they have that could interfere with our operations? Does the store manager lock up? Or do they use an outside security company? We carried out the orders and sent in our reports: Hours of opening and closing. Everything you want to know about a supermarket. What was this for? This was one amongst hundreds of missions. Something that had to be done. But the use it was all put to, that is the big question." [52]

( ... )


[51] Enquête parlementaire sur l'existence en Belgique d'un réseau de renseignements clandestin international, rapport fait au nom de la commission d'enquête par MM. Erdman et Hasquin. Document Senat, session de 1990-1991. Brussels, p. 53

[52] Allan Frankovich, The Foot Soldiers. Third of total three Francovich Gladio documentaries, broadcasted on BBC2 on 24 June 1992.
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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyVen 8 Jan 2010 - 9:18

Pour votre information, voici un extrait d'un article du Guardian daté du 14 février 1983, qui n'est malheureusement pas sur le site internet :


Barbie'slinks on the terror network.


( … ) A useful starting point to unravel the tangle would be a visit of the Bologna magistrates to a prison cell in Lausanne, Switzerland, last August. They went to interview a bankrupt financier and neo-fascist called Elio Ciolini about the Bologna railway massacre in 1980 when 85 people were killed by a fascist bomb. Ciolini was a leading Italian free-mason and a member of the now outlawed P2 masonic lodge. The discovery of P2, with its 900 influential members and its alleged involvement in crime and attempted coups, led to the downfall of the Forlani Government.



Ciolini told the magistrates that the bomb attack was planned at a meeting of the Monte carlo P2 lodge on April 11, 1980, which was attended by P2’s Grand Master Licio Gelli. Acting on his information arrest warrants were issued for five men, all with fascist connections : Stephan Delle Chiale, Pierlugi Paglisi, Alfredo Graniti, Maurizio Giorgi, Olivier Danet and a German, Joachim Fiebelcorm. The last two have proclaimed their innocence.



Three of them – Delle Chiale, Pagliai and Fielbelcorm – had all been members of a private army set up by Klaus Barbie in Bollivia to protect the huge cocaine traffic which substantially funded the private and public purses of the regime’s military rulers and ultimately the Cuban mafia in Miami.



Barbie’s group, formed in the early seventies with the blessing of the Bolivian dictator Colonel Hugo Banzer, rejoiced in the name of the Fiancees of Death. (…)
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyVen 8 Jan 2010 - 14:01

Citation :
Three of them – Delle Chiale, Pagliai and Fielbelcorm – had all been members of a private army set up by Klaus Barbie in Bollivia to protect the huge cocaine traffic which substantially funded the private and public purses of the regime’s military rulers and ultimately the Cuban mafia in Miami.



Barbie’s group, formed in the early seventies with the blessing of the Bolivian dictator Colonel Hugo Banzer, rejoiced in the name of the Fiancees of Death. (…)

Ces informations sont peu précises et portent à confusion. Le groupe de Barbie "Los Novios de la Muerte" ne fut pas formé pour protéger le trafic de cocaïne, ceci n'étant que la conséquence de l'implication du groupe dans toutes les affaires sales du régime. L'activité principale et dans laquelle ils se sont spécialement illustrés, fut la chasse aux opposants marxistes. Impressionné par leurs capacités, le ministre de l'intérieur Arce Gómez leur proposa de déblayer le terrain du trafic de cocaïne de ses concurrents pour en faire un monopole.
D'autre part Barbie arrive en Bolivie en 1951, reste dans l'ombre comme contremaitre d'une hacienda et apparait lié au régime de Barrientos en 1964, bien avant l'arrivée de Banzer au pouvoir. Il sera même catapulté Lieutenant-Colonel.
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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyVen 8 Jan 2010 - 15:33

Ce que vous dites est confirmé dans la suite de l'article du Guardian. On ne parle plus de Ciolini mais bien de Calvi, Sindona ("banker to the Mafia"), Gelli, etc.

Il y a aussi un petit passage sur Ciolini dans l'article "Pride of Swiss is Dealt Blow By a Jaibreak" du New York Times (Aug. 28, 1983, p. 11).

Cet article est surtout relatif à l'évasion de Licio Gelli d'une prison de Genève.

" ( ... ) Mr Kistler also accused Italian judicial authorities of interrogating in a Swiss prison, without permission, another suspect being held for possible extradition to Italy. The man, Elio Ciolini, is believed by Italy to have information linking the Propaganda 2 Masonic lodge to the Bologna railway station bombing. ( ... ) "
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyVen 8 Jan 2010 - 16:09

Pour les "recherches", on peut essayer aussi

www.spock.com



( en plus de www.123people.com )



En essayant avec "Elio Ciolini", on peut voir que le personnage est toujours aussi trouble ...



http://www.repubblica.it/online/politica/campagnasei/scheda/scheda.html



http://www.toni-depalo.it/scritti/rassegna%20stampa/1905.PDF



http://www.toni-depalo.it/scritti/rassegna%20stampa/1220.PDF





http://eurofascism.info/?page_id=182



According to the Italian neo-Nazi Elio Ciolini, Hoffmann was also involved in the bombing in Bologna, though this information is dubious. The police caught up with Hoffmann in 1981, when he was arrested at airport in Frankfurt and charged with various offences, including kidnappings and counterfeiting. He was never charged or convicted for any crime related to the Bologna bombing.







Belgium: Prosecutors want 2 year sentence for CIA man



Statewatch bulletin, vol 6 no 5 [c.495 words]



Brussels prosecutors have demanded that Elio Ciolini, a CIA agent who was active in Belgium between 1985 and 1991 and is now being tried in his absenc...









http://www.itk.ntnu.no/ansatte/Andresen_Trond/kk-f/2005/0772.html



Selon les néo-nazi italien Elio Ciolini, Hoffmann est aussi impliqué dans l'attentat à Bologne (1980)
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyVen 8 Jan 2010 - 21:53

Encore un peu d'information sur Elio Ciolini, un curieux personnage ...


http://digilander.libero.it/prigionieropolitico/avv_federici_03.htm

http://www.namebase.org/sources/FU.html

http://www.derechos.org/nizkor/bolivia/libros/cocacoup/cap4.html

(« un agent secret français en provenance d'Italie, Elio Ciolini, a révélé aux autorités judiciaires italiennes, les noms des auteurs de l'attentat terroriste du 2 août 1980 dans la ville italienne de Bologne»)

A voir : le magazine italien «Panorama» (numéros 20 et
27 Septembre 1982

http://eurofascism.info/?page_id=182

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/02/06/bologna-elio-ciolini-condannato-per-calunnia.html

(«BOLOGNA, ELIO CIOLINI CONDANNATO PER CALUNNIA“)

http://www.larouchepub.com/other/2004/3117tension_italy.html

http://www.forzanuova.org/dopo_moro_scomparsa_giornalisti.htm

http://www.pmli.it/scopertapoliziaparallelanuovagladio.htm

http://www.larouchepub.com/eiw/public/2005/2005_30-39/2005_30-39/2005-34/pdf/47-49_33_invest.pdf

http://www.stragi.it/index.php?pagina=vicenda&par=depistaggi

http://database.statewatch.org/searchdisplay.asp?searchfield=123&noofresults=100&resultsperpage=10&display=123&searchtype=1&searchtext=gladio&submit1=Search

( Belgium: Prosecutors want 2 year
sentence for CIA man Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 Clip_image001Statewatch
bulletin, vol 6 no 5 [c.495 words] Brussels prosecutors have demanded that Elio Ciolini, a CIA agent who was active in Belgium between 1985 and 1991 and is now being tried in his absenc... )

http://www.realnews247.com/roberto_calvi_social_network.htm

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200907articoli/45746girata.asp
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptySam 9 Jan 2010 - 3:43

Il semble exister beaucoup de théories sur Elio Ciolini.

A la page 77/81 du rapport VBDJ,


http://www.scribd.com/doc/15109318/Rapport-VBDJ-Haemers-traduction-francaise

Lacroix donne la sienne : Ciolini ne serait pas un escroc mais travaillait en fait pour les services secrets français ...
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptySam 9 Jan 2010 - 15:45

Haemers semble si bien connu ds le jet set Parisien qu'il pouvait utiliser un chateau (celle de chartres p.e.? )qui appartenait a un tenor de la restauration sur les champs,

mais où j'ai lu une chose pareille???
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptySam 9 Jan 2010 - 17:13

toujours interessant de relire:

Citation :

1.:.....Darville etait un bon ami de Mendez et Bouhouche

2.:.....

l'arme avec laquelle Thiery Smars se serait suicidé à également été fournie par DARVILLE
de même que q'une winchester transformé qui a été saisi chez P.H. en octobre 1986.

3.:....SMARS:il n'y a aucun doute quant au fait que c'etait Darville qui livrait les armes et les
xxx à la bande Haemers , Thierry SMARS, qui connaissait DARVILLE.
Le maniement des armes et des munitions leurs a ete appris par DARVILLE et ils se serait
même entrainés dans un club de Tir.

Mendez et Bouhouche peuvent donc avoir connus des membres de la bande de Haemers
via les club de Tir ou via Darville

et c'est pas Haemers qui avec connaissance avec qqun de WNP comme copain de Jeunesse?
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 1:13

Dans le livre de Guy Bouten (page 764) :

" Enfin, avec la bande Haemers, on s'assure une main d'oeuvre très violente. La bande est infiltrée par l'extrême-droite et ses activités sont essentiellement axées sur le marché belge. La tête de la bande, Patrick, a commencé sa carrière comme coursier pour les financiers vers les paradis fiscaux. Il est, en tant que consommateur, lié et dépendant du milieu de la drogue. Il connaît Bouhouche qui lui fournit des armes et ont comme point commun de louer des garages dans les mêmes bâtiments. (... )

Une main d'oeuvre criminelle fonctionnant selon la théorie du contrat, issue de bandes certes de nature et d'origines diverses, mais ayant certains liens entre elles, comme par exemple le fait que Patrick Haemers se fournissait en armes chez Bouhouche, l'ex-gendarme membre du WNP, achetait son héroïne chez Johnny De Staerke qui, à son tour, s'approvisionnait chez Farcy. "
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 7:50

HERVE a écrit:
Dans le livre de Guy Bouten (page 764) :

" Enfin, avec la bande Haemers, on s'assure une main d'oeuvre très violente. La bande est infiltrée par l'extrême-droite et ses activités sont essentiellement axées sur le marché belge. La tête de la bande, Patrick, a commencé sa carrière comme coursier pour les financiers vers les paradis fiscaux. Il est, en tant que consommateur, lié et dépendant du milieu de la drogue. Il connaît Bouhouche qui lui fournit des armes et ont comme point commun de louer des garages dans les mêmes bâtiments. (... )
TOTALEMENT FAUX

Une main d'oeuvre criminelle fonctionnant selon la théorie du contrat, issue de bandes certes de nature et d'origines diverses, mais ayant certains liens entre elles, comme par exemple le fait que Patrick Haemers se fournissait en armes chez Bouhouche, l'ex-gendarme membre du WNP, achetait son héroïne chez Johnny De Staerke qui, à son tour, s'approvisionnait chez Farcy. "
COMPLETEMENT DEBILE
Quel bouffon, ce Bouten !
Il donne l'impression d'être payer pour foutre encore plus la merde dans le dossier TBW et d'essayer que les gens ne s'y retrouvent plus du tout.
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HERVE




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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 8:21

Après plus de 25 ans d'enquêtes, il faut bien constater que le dossier est très complexe et je ne trouve pas que les thèses de Guy Bouten sont plus farfelues que d'autres. Comment expliquer la présence d'Elio Ciolini dans la bande Haemers ? Selon Philippe Lacroix, dans une interview avec Michel Bouffioulx (http://michelbouffioux.skynetblogs.be/), ce serait un agent secret français ... mais il est d'abord membre de la loge P2 et expert en fausses pistes.

Vous pourriez aussi être intéressé par

http://www.guardian.co.uk/world/1999/apr/10/philipwillan

Infiltrators blamed for murder of Italian PM
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 9:49

Le 23 août 1985, Smars Thierry remet 1.727.540 FB à Ciolini Elio; plus tard dans l'année, Lacroix Philippe lui remet encore 2,3 millions.

Citation :
et je ne trouve pas que les thèses de Guy Bouten sont plus farfelues que d'autres. Comment expliquer la présence d'Elio Ciolini dans la bande Haemers ?
c'est même un des éléments les plus remarquables de tout le dossier (le minus a sûrement une bonne explication pour cela...un agent du GRU infiltré peut-être?)

puis on a Töttösy, de Stankovich, Dessart, Damman, Lecerf, ... antennes de la mouvance Guérin-Sérac et Aginter Press (> P2) en Belgique, ... on a les anti-rouges du WACl et de l'Opus, type Vankerkhoven, de Bonvoisin, .. le chevaliers du Rouvre, ...

... et la ça devient très chaud

le CIA, mmm, mais pas uniquement!
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 11:11

p.e. essayer de trouver comment ciolini est tombé sur l'appartement à loué du grand mere ou tante de Smars.

ici il faut eclairer aussi la societe "BELGOPAP"

soc. qui existe encore!? >lacroi.?
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 11:52

HERVE a écrit:

Comment expliquer la présence d'Elio Ciolini dans la bande Haemers ?

Parce que Ciolini est un arnaqueur d'extrême-droite. Croyez-vous possible qu'un agent français ou américain commence à déballer toute l'affaire de Bolivie à un journal en 82 alors que celle-ci venait de se produire et les détails n'étaient pas connus du grand public? Un marché pour obtenir une protection vous semble improbable?
Par contre les révélations sur Delle Chiaie n'étaient pas telles puisque celui-ci était en cavale depuis longtemps. Ciolini implique aussi à Danet mais il fut prouvé qu'il n'était pas en Italie. Un autre impliqué, Fiebelkorn, se rend à la justice allemande et démontre qu'il n'y était pas.
Si ce Ciolini est qui je pense dans l'affaire bolivienne tout se tient. Il serait habitué à naviguer dans les milieux durs de l'extrême-droite pour y assouvir sa soif d'argent et de luxe exotique.
Ne pas confondre avec les requins des hautes finances présents dans P2. C'est un autre cercle, qui sert les mêmes intérêts certes, mais dont l'intersection avec P2 est un ensemble vide. Le lien entre eux existe mais pas de cette manière. Vous rendez-vous compte de la difficulté qu'auraient des prétendus maçons de justifier une fréquentation des fascistes purs et durs? Et ses fascistes de faire de même pour expliquer à leurs confrères qui ne sont pas tous dns le secret des dieux ce qu'ils font dans une loge maçonnique? Gelli lui avait enterré son passé depuis longtemps et ne fréquentait pas de portes-flingues à part Delle Chiaie.
Pour finir Ciolini n'a aucune crédibilité pour les italiens qui s'occupent de près à ces histoires. Pardon, des Bouten italiens, il y en a aussi. Eux oui ils aiment bien lui faire le costume de super-agent secret.

HERVE a écrit:

Vous pourriez aussi être intéressé par

http://www.guardian.co.uk/world/1999/apr/10/philipwillan

Infiltrators blamed for murder of Italian PM

Ah oui très intéressant de voir comment les ragots de prison sont reçus comme parole d'évangile et ne sont recoupés avec rien.
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 15:26

Citation :
p.e. essayer de trouver comment ciolini est tombé sur l'appartement à loué du grand mere ou tante de Smars

Herve dit qu'il trouve ds Bouten

Citation :
Dans le chapitre 66 ("Haemers, un contractuel qui en savait trop ?"), on dit que la bande de Patrick Haemers était bercée par l'idéologie d'extrême droite. "Et même infiltrée par celle-ci via un personnage comme Elio Ciolini, un terroriste néo-fasciste italien. Celui-ci travaillait pour le compte du GAL, Grupos Antiterroristos de Liberacion, un escadron de la mort issu de l'extrême droite espagnole qui avait comme mission d'éliminer les membres de l'ETA basque, principalement en France mais aussi partout en Europe.

Ciolini rencontre Haemers lorsqu'arrivant en Belgique, il cherche à louer un studio à Woluwe-Saint-Lambert appartenant à la famille de Thierry Smars qui est un ami de Patrick."


n'oublions pas les frequentes vacances au cote basque de la famille Haemers , a Hendaye sur la frontiere ESPagne/France.

Hendaye n'est pas un peu jet set, luxe que aimait aussi Cio.?
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MessageSujet: Re: Un article du Guardian ( 2001 )   Un article du Guardian ( 2001 ) - Page 2 EmptyDim 10 Jan 2010 - 15:42

Ciolini avait de très forts liens avec les Etats-Unis lorsqu'il était en Belgique. Selon son petite-amie belge, Wynants Nicole, il aurait fait plusieurs voyages a Miami et pretendait avoir travaillé pour la police locale. Il avait même des insignes ou plaques de la police de Miami. Le no. qu'il avait donné était le 00-1-305-3619828, mais elle n'a jamais obtenu la moindre reponse. (s: PV daté 7/11/1986). Ciolini a été entendu le 23 avril 1992, sur commission rogatoire, par un magistrat délégué de la Cour d'appel de Florence. Il se prétendait agent du Département d'Etat des USA et affirmait avoir été chargé d'une enquête en Belgique au sujet d'un trafic d'armes provenant de Californie, trafic dont un responsable aurait été Haemers Patrick. Il affirmait avoir obtenu, dans le cadre de ses recherches, des confidences de Smars Thierry: celui-ci lui aurait révélé qu'il avait commis, avec Lacroix Philippe et Haemers Patrick, plusieurs attaques de fourgons postaux, dont le hold-up de Verviers. Il a précisé que le trafic dont il s'agit portait sur des armes du type de celles qui furent notamment découvertes dans le box “Apollon” à Uccle. (s: Acte d'Accusation Haemers). Il était aussi administrateur avec le baron Paulus de Châtelet René de la société Dollon, société d’exportation de matériel médical. (s: Rapport Godbille).

il y a quelques années (en 2001) Ciolini a encore fait parler de lui: il a donné, sous un faux nom, des infos concernant un possible attentat contre Berlusconi. Tiens. Encore un ex-P2. Et le Cavaliere... les attentats ca lui arrange bien les choses...

Citation :
Parce que Ciolini est un arnaqueur d'extrême-droite.

un arnaquer, je veux bien, et un manipulateur, mais je ne crois pas que ça peut tout expliquer. pourquoi la bande à Haemers? d'abord ce n'est pas l'"extrême droite", puis il falait les reperer. Elio avait un role a jouer, ça me parait clair.

Citation :
Ne pas confondre avec les requins des hautes finances présents dans P2. C'est un autre cercle, qui sert les mêmes intérêts certes, mais dont l'intersection avec P2 est un ensemble vide. Le lien entre eux existe mais pas de cette manière. Vous rendez-vous compte de la difficulté qu'auraient des prétendus maçons de justifier une fréquentation des fascistes purs et durs?

voir la situation en Belgique: Rouvre/CEPIC/Cercle des Nations versus FdJ/WNP/NEM/...
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